Giuseppe Boscolo Palo è stato riconfermato per acclamazione presidente del Consorzio di Tutela del Radicchio IGP di Chioggia. Come previsto dal nuovo statuto, sarà affiancato anche da un vicepresidente, il produttore e confezionatore Patrizio Garbin, anch’egli acclamato dal CdA, nel quale l’assemblea del 26 aprile scorso ha confermato anche Michele Boscolo Nale, Roberto Boscolo Bacchetto, Claudio Ferro, Cesare Bellò e Roberto Pavan, assieme alle matricole Vittorio Agostini ed Emanuele Baldin.
“Questo nuovo Gruppo Dirigente – spiega Giuseppe Boscolo – è costituito da persone fortemente motivate e decise ad agire per l’affermazione sul mercato del Radicchio di Chioggia IGP. Assieme intendiamo proseguire nella sua valorizzazione e conoscenza con azioni ancora più stringenti per tentare di sollevare le sorti dei produttori e dell’intero comparto, sempre più schiacciato da una politica dei prezzi che ancora non tiene conto del valore aggiunto, in termini di tracciabilità e qualità, espresso nell’area a Indicazione Geografica Protetta”
“Il lavoro del nuovo Consiglio Direttivo sarà impegnativo – aggiunge Boscolo – i tempi sono difficili, e soprattutto dovrà riuscire là dove finora l’azione intrapresa dal Consorzio non si è tradotta in una piena affermazione, ossia nell’aumento delle produzioni certificate e in una ancor più marcata identificazione del Radicchio di Chioggia attraverso la sua storia, le sue peculiarità e le caratteristiche che lo rendono unico e irriproducibile. Le azioni sviluppate in questi tre anni trascorsi ci hanno fatto conseguire visibilità anche oltre i confini nazionali. E’ di pochi giorni fa la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto di riconoscimento da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che attribuisce autorevolezza e nuove funzioni al Consor-zio, infatti alla promozione si aggiunge la tutela del prodotto, cosa che ci permette di collaborare nella azione di vigilanza con l’Ispettorato Centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari”.
Fonte: Consorzio di Tutela del Radicchio IGP di Chioggia