Il “Premio Gavi la Buona Italia” è dedicato alla comunicazione web internazionale dei Consorzi di Tutela del Vino italiani
Il Vino italiano sta mostrando un’elevata competitività in termini di fatturato – si stimano 7 miliardi di euro di export vinicolo nel 2021 – e punta ad accrescerne il valore attraverso la comunicazione. Come? Perseverando nelle politiche di qualità e migliorando la visibilità per affermare l’identità propria e dei propri territori di origine, puntando anche sull’appeal internazionale dell’Italian Style.
Il ruolo del digitale – web e social – è sempre più determinante nel valorizzare le Denominazioni e migliorare il posizionamento del proprio brand. La sfida, ora, è comunicare in modo efficace, sviluppando relazioni anche con opinion leader, stampa e operatori internazionali, attraverso un corretto linguaggio digitale e la creazione di eventi valoriali ‘on-line’ e ‘on-life’.
Se ne parlerà lunedì 21 marzo in occasione dell’assegnazione dell’VIII edizione del Premio Gavi La Buona Italia quest’anno dedicato all’ “Italian Wine Wordlwide”.
Al workshop di premiazione sono previsti, tra gli altri, gli interventi del Sottosegretario del Mipaaf Sen. Gian Marco Centinaio, del Consigliere Leone Massimo Zandotti di FEDERDOC, del Direttore de Il Corriere Vinicolo Giulio Somma per l’Unione Italiana Vini e di Maurizio Montobbio, Presidente del Consorzio Tutela del Gavi.
In questa occasione verranno presentati anche i risultati della ricerca “Comunicare il vino italiano all’estero via web. Il ruolo dei Consorzi di Tutela” condotta dalla società di ricerca Astarea, che ha analizzato l’attività di 21 Consorzi rilevando gli aspetti critici e delineando le possibili strategie di comunicazione in relazione a identità e posizionamenti differenziati.
Fonte: Consorzio di tutela del Gavi