Federdop Olio – Federazione Nazionale dei Consorzi volontari per la tutela delle denominazioni di origine protetta degli oli extra vergine di oliva – nasce nel 2003, con l’intento di supportare i Consorzi delle diverse DOP nel loro percorso di crescita e di affermazione sul mercato. Federdop Olio, insieme ai consorzi, svolge azioni di informazione, valorizzazione, promozione e tutela per difendere la “vera” produzione DOP Italiana e per garantire al consumatore l’integrità del prodotto scelto.
Daniele Salvagno, Ceo di una grande azienda veneta che commercializza 500.000 litri di olio all’anno, è il presidente di FederDop Olio. Il suo è il punto di vista dell’imprenditore che vuole fare dell’olio un’attività economica importante e remunerativa senza rinunciare alla qualità. Assolutamente contrario alle varietà internazionali che vengono usate anche da noi per gli impianti super intensivi che prevedono 600 piante per ettaro, come Federdop Olio ha chiesto alle Regioni di consentire l’accesso ai contribuiti europei solo a chi usa le varietà autoctone. Il presidente Salvagno sostiene inoltre che le IGP devono aiutare le DOP, le DOP devono contribuire a spingere il 100% italiano. Federdop è fra i partner della G7GI Conference di Bergamo.
“L’olio italiano è unico e inimitabile rispetto alle altre produzioni – sostiene il presidente Salvagno – grazie alle oltre 350 varietà autoctone italiane, frutto di una millenaria capacità di climatizzazione delle piante d’ulivo al particolare territorio italiano. Da qualche tempo, però, c’è chi investe nell’olivicoltura con l’utilizzo di varietà provenienti dall’estero, a uso intensivo. Dobbiamo salvaguardare il nostro patrimonio oleicolo per metterci al riparo da possibili contaminazioni di varietà ad alta produzione ma con tenori qualitativi di profumi e aromi che non si possono minimamente paragonare alle piccole produzioni regionali che distinguono il nostro paese”.
Fonte: Federdop Olio