Frodi: la filiera agroalimentare ha un’arma in più per tutelare i consumatori ma anche per gli allevatori. Da oggi chi le commette sarà costretto infatti a porvi rimedio entro 3o giorni. Esulta comprensibilmente il Contas, il Consorzio di tutela dell’agnello di Sardegna IGP, dopo l’ok all’emendamento presentato dal deputato sardo Alberto Manca.
Approvato l’emendamento presentato dal deputato sardo Alberto Manca di “diffida con efficacia immediata contro gli illeciti alimentari di natura non penale” inserito al decreto legge “Misure urgenti sulla disciplina sanzionatoria in materia di sicurezza alimentare” che ora spinge per l’approvazione della legge Caselli che “rappresenterebbe una vera rivoluzione a favore dei produttori e dei consumatori”.
L`emendamento prevede che “per le violazioni alle norme in materia agroalimentare e di sicurezza alimentare, per le quali è prevista l`applicazione dí sanzioni amministrative pecuniarie, l’organo di controllo incaricato, nel caso in cui accerti per la prima volta l’esistenza di violazioni sanabili, diffidi l’interessato ad adempiere alle prescrizioni violate entro trenta giorni dalla diffida e ad elidere le conseguenze dannose o pericolose dell’illecito amministrativo”.
Nelle violazioni sanabili il legislatore ha compreso “errori o omissioni formali che comportano una mera operazione di regolarizzazione, ovvero violazioni le cui conseguenze dannose o pericolose sono eliminabili”. Il Consorzio Agnello di Sardegna IGP non può che gioire, considerato che solo negli ultimi tre anni sono stati riscontrati 5omila casi di contraffazioni di Agnelli di Sardegna IGP per un totale di oltre 3 milioni di euro.
“Si tratta di un passo avanti importante a cui abbiamo dato il nostro contributo”, afferma il direttore del Contas, Alessandro Mazzette. “Negli ultimi anni abbiamo intensificato l’azione di contrasto alle frodi implementando la vigilanza, stringendo alleanze anche con gli altri due Consorzi di tutela degli Agnelli IGP del Centro Italia e Abbacchio Romano, ma spesso il nostro lavoro era quasi vanificato da normative spuntate”.
In Italia arrivano numerosi agnelli dall’estero, molti dei quali spacciati per locali Soprattutto a Pasqua, come denunciato dal Consorzio di tutela, il 55% degli agnelli presenti sui banchi frigo era di origine estera.
Fonte: L’Unione Sarda