Olio di soia al posto dell’extravergine, “bollicine” con false etichette su scaffali di insospettabili enoteche. E le farine. Crescono i sequestri di pane, pasta e farine tenere, usate per spaghetti e fusilli.Continua a crescere a 2 cifre la contraffazione alimentare in Italia. Secondo il Ministero delle Politiche agricole, solo nello semestre 2015, su circa 50mila controlli effettuati gli illeciti sono aumenti del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A fare il punto ieri, a Milano, all’interno di Expo, in un convegno dedicato proprio a come contrastare le frodi alimentari è stata la Guardia di Finanza.
Tra il 2011 e 11 2014, solo le Fiamme gialle, ha spiegato Vincenzo Tuzi, Comandante Nucleo speciale Tutela proprietà intellettuale, «hanno sequestrato più di 29mila tonnellate di prodotti e oltre 28 milioni di litri tra vino, olio e latte. Nel solo semestre gennaio-luglio 2015, a fronte di 162mila kg di merci confiscate sono stati già “fermati” 21,4 milioni di litri». Quasi quanto in tutto il triennio precedente. Oltre 90mila kg sono solo di farine e pasta. E, sul fronte delle bevande, nel 99% dei casi il sequestro è di vini». Solo in Italia si calcola che la contraffazione di food & beverage alimenti un giro d’affari di 14,5 miliardi di euro. Che in Europa diventano 26 miliardi. Ma al di là dei sigilli, che fare? «Le leggi, in Italia e in Europa ci sono – ha aggiunto Tuzi – e possiamo sempre migliorare il coordinamento tra istituzioni, utilizzando al meglio due risorse del nostro tempo: genetica e web».
Fonte: Il Sole 24 Ore