La Stampa
Con tutte le uve in cantina – un dato pare ormai sicuro: con la vendemmia 2014, l’Italia arretra e cede alla Francia la medaglia di primo Paese produttore di vino al mondo, mentre la Spagna si aggiudica il secondo posto. A dirlo sono i dati definitivi elaborati e divulgati da Assoenologi, che ritoccano le stime avanzate un paio di mesi fa. «Rispetto alle prime valutazioni, molte sono le differenze, sia per quantità che per qualità, visto che in molte zone si riscontrano produzioni decisamente più contenute rispetto a quelle ipotizzate a fine agosto» spiega Giuseppe Martelli, direttore generale di Assoenologi. I numeri, dunque. Complessivamente, la quantità si attesta intorno ai 40 milioni di ettolitri di vino
vale a dire -4% rispetto alle prime previsioni e -17% rispetto ai 48,2 milioni di ettolitri del 2013 (dato Istat). La Francia, in base agli ultimi dati diramati dal servizio di statistica del Ministero dell’agricoltura francese, dovrebbe produrre 47 milioni di ettolitri (+11% rispetto al 2013). La Spagna, dopo l’exploit dello scorso anno, si attesterebbe sui 45 milioni di ettolitri (-13,5%). In Germania si ipotizza una produzione compresa tra i 9 ed i 9,5 milioni di ettolitri, quasi il 10% in più rispetto al 2013.