Nei primi otto mesi un maxi avanzo di oltre 400 milioni a fronte dei 180 di gennaio-agosto 2014. In leggero calo (0,4%) l’import ma con una spesa ridotta del 14% per il raffreddamento dei prezzi. Un salo attivo più che raddoppiato, grazie al doppio vantaggio determinato da una crescita delle vendite all’estero e da una spesa per le importazioni alleggerita rispetto allo scorso anno dalla forte riduzione dei prezzi sui mercati internazionali. L’import-export di formaggi e latticini ha generato nei primi otto mesi del 2015 un maxi avanzo con l’estero per l’Italia.
Oltre 400 milioni di euro in base ai dati Istat che si confrontano con i 180 milioni scarsi del gennaio-agosto dell’anno scorso. Il successo dei formaggi Made in Italy è suggellato da un balzo in avanti del 10% delle spedizioni oltre confine. Più di 240mila tonnellate inviate all’estero che hanno portato in cassa quasi un miliardo e mezzo di euro assegno cresciuto del 4% a distanza di 12 mesi.
A spiccare il volo sul mercato USA soprattutto i formaggi duri DOP con la coppia formata da Grana Padano DOP e Parmigiano Reggiano DOP che messo ha segno un +30%, sfiorando le 8mila tonnellate (il 14% dell’export totale delle due DOP nazionali). Volumi analoghi e in crescita per il Pecorino Romano DOP (7500 tonnellate nei primi 8 mesi 2015) con gli USA che assorbono da soli quasi due terzi dell’export totale.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Agrisole