Formaggi DOP nel mondo: 254 mila tonnellate esportate nel 2023 per 3 miliardi di euro (+11%), a fare da traino oltre 2.200 ristoranti e piatti della cucina italiana. Auricchio, AFIDOP: “presto linee guida all’estero e rilancio del carrello dei formaggi DOP e IGP. preoccupazione per esito elezioni USA”
Sono quasi 600mila i ristoranti nel mondo che si autodefiniscono italiani – ma secondo Fipe oltre 2.200 lo sono davvero – e numerosi mettono in carta i formaggi Dop del Belpaese, da assaporare nei piatti iconici della nostra cucina o in purezza. Un patrimonio d’eccellenza, quello del Made in Italy caseario, particolarmente amato oltreconfine, soprattutto se Dop. Prima voce del fatturato cibo Dop del nostro Paese, i formaggi certificati rappresentano infatti circa il 60% dell’export mondiale dei prodotti caseari italiani, con 254 mila tonnellate esportate nel 2023, per un valore stimato che sfiora i 3 miliardi di euro (+11%).
Prodotti che esprimono un’eredità culturale ricca di tradizioni, persone, territori e clima unici al mondo per peculiarità e costituiscono un ingrediente essenziale dei piatti italiani più amati e iconici al mondo, in Canada e USA come in Oriente: dalla Pasta al pomodoro con il Parmigiano Reggiano Dop alla Caprese con Mozzarella di Bufala Dop; dal Risotto al Gorgonzola Dop al riso al salto con Grana Padano Dop; dai Tortelli all’Asiago Dop all’Acquacotta maremmana con Pecorino Toscano Dop, fino alla Cacio e pepe con Pecorino Romano Dop. Quest’ultima, in particolare, è diventata così di moda nei ristoranti italiani a Tokyo e in Giappone da aver fatto schizzare le vendite dei prodotti caseari: dopo aver messo a segno un +33% nel 2022, l’export verso il Giappone nel 2023 è cresciuto del 14,9% per un valore di circa 15,7 miliardi di yen, pari a 96 milioni di euro, come riporta ICE.
Lo spaccato è fornito da AFIDOP, Associazione Formaggi Italiani Dop e Igp, in occasione della “Settimana della Cucina Italiana nel mondo”, l’annuale rassegna del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in programma dal 16 al 22 novembre, a cui l’Associazione partecipa negli USA, con un corner formaggi AFIDOP che vedrà protagonisti, il Grana Padano Dop, il Parmigiano Reggiano Dop, il Piave Dop ed il Provolone Valpadana Dop, in occasione di due incontri che si terranno il 18 e 19 novembre presso l’ambasciata italiana a Washington.
La passione dell’estero per l’eccellenza italiana è testimoniata anche dalle vittorie ai concorsi internazionali: 12 i formaggi italiani ad aver conquistato la medaglia d’oro agli International Cheese Awards 2024, con alcune delle produzioni Dop più famose dello Stivale: dal Parmigiano Reggiano al Taleggio, dalla Mozzarella di Bufala Campana al Gorgonzola.
Tra i formaggi Dop più esportati troviamo Grana Padano ( il 52% delle sue vendite va all’estero e sono 1,5 milioni le forme esportate nei primi 7 mesi del 2024 con un +10,18%), Parmigiano Reggiano (34.924 tonnellate esportate nei primi 6 mesi 2024, +17,5%), Mozzarella di Bufala Campana (l’export vale il 38,3% delle vendite totali), Gorgonzola (oltre 1 milione le forme esportate nel primo semestre 2024, +4%), e Pecorino Romano (il 70% della sua produzione è destinata ai mercati internazionali). Secondo la piattaforma di social intelligence Blogmeter, a livello globale i primi quattro formaggi certificati più citati nelle ricerche online sono la Mozzarella di Bufala Campana Dop (56.700 ricerche), il Gorgonzola Dop (23.200), il Parmigiano Reggiano Dop (18.300) e il Grana Padano Dop (9.200).
“I formaggi Dop e Igp sono parte integrante dell’eredità culturale della cucina italiana, portabandiera della qualità e del Made in Italy nel mondo – ha dichiarato Antonio Auricchio, Presidente di AFIDOP – pertanto è indispensabile promuovere, soprattutto all’estero, strumenti per proteggerli e valorizzarli, come le nostre Linee Guida, che abbiamo in programma di “esportare” oltreconfine. Un altro strumento che intendiamo rilanciare, per offrire un racconto argomentato delle nostre eccellenze, è il carrello dei formaggi: un percorso all’insegna del gusto nella storia e nelle tradizioni dei nostri territori, tra stagionature e metodi di produzione unici. Rispetto all’export, guardiamo con preoccupazione al recente esito delle elezioni USA, che inevitabilmente accende un nuovo campanello d’allarme per il nostro settore. Ricordiamo che gli USA sono il nostro primo mercato extra UE. Un Paese strategico – conclude Auricchio – in particolare per Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano, che da soli, rappresentano l’80% dell’export italiano negli Stati Uniti. Nel 2020 in seguito ai dazi imposti da Trump l’export dei formaggi italiani negli USA aveva perso oltre 6mila tonnellate, pari a 65 milioni di euro. Confidiamo che non vengano vanificati i passi avanti compiuti”.
Fonte: Afidop