Una grande annata per il vino DOC italiano. A certificarlo è stata nei giorni scorsi a Roma la Federdoc, la Federazione italiana dei consorzi dei vini a denominazione d’origine, che ha tracciato i numeri della stagione appena trascorsa. Una stagione che ha visto l’Italia tornare leader produttivo mondiale, ha registrato nuovi record sul fronte dell’export (dopo i 5,4 miliardi di giro d’affari nel 2015, nel primo semestre del 2016 ha messo a segno un’ulteriore crescita del +4,5% in volume e del +7,9% in+valore).
«L’Italia del vino – ha detto il presidente della Federdoc, Riccardo Ricci Curbastro – si conferma una Paese orientato ad un export verso i Paesi Terzi. Mentre i consumi interni pro capite continuano a calare, prosegue la scalata ai mercati internazionali a cominciare da quelli storici come Usa, Regno Unito e Germania. Ma posizioni sempre più rilevanti sono ricoperte anche in Francia, Canada, Australia e Messico, e segnali sempre più incoraggianti vengono da aree nuove come Cina e Corea. In realtà è tutto il mondo che chiede i nostri vini e non è un mistero che ormai l’80% delle etichette nazionali è destinata a superare i confini nazionali». Ma soprattutto grande importanza hanno rivestito nel corso degli ultimi mesi le molteplici operazioni effettuate sul fronte della lotta alle contraffazioni.
«Due sono state le questioni che ci hanno maggiormente impegnato – ha aggiunto il presidente di Federdoc – innanzitutto abbiamo ottenuto la modifica della proposta Ue che aveva l’obiettivo di liberalizzare l’uso delle varietà che se accordata avrebbe causato un vulnus gravissimo all’intero sistema delle indicazioni geografiche . Come è stato fondamentale il nostro intervento nella delicatissima questione dell’attribuzione dei domini .wine e .vin che ha consentito di evitare che il mondo del web diventasse una vera giungla, vero e proprio terreno di caccia per chi volesse approfittare della rinomanza delle DOC più note usurpandone il nome con grave danno sia per i produttori che per i consumatori. Sul fronte del commercio on line un ulteriore importante risultato messo a segno dalla Federdoc è stato «il protocollo d’intesa con Ispettorato per la repressione delle frodi, l’Aicig e Ebay, che ha portato alla nascita di VeRo. ovvero uno strumento di monitoraggio del mondo del web con la possibilità di segnalare in modo tempestivo ogni irregolarità e che ha portato al blocco di 368 annunci di vendita on line in contrasto con le norme su DOP e IGP».
Fonte: Il Sole 24 Ore – Agrisole