Riccardo Ricci Curbastro è il presidente di Federdoc, la confederazione che da oltre 30 anni è al servizio dei Consorzi di tutela delle denominazione di origine e indicazioni geografiche tipiche (DOCG-DOC-IGT) dei vini italiani, unico organismo interprofessionale esistente in Italia, cioè il tavolo attorno al quale le componenti agricole, industriali, cooperative e commerciali del settore si riuniscono per affrontare i problemi delle denominazioni ricercando soluzioni comuni e garantendo l’apporto per la tutela e la salvaguardia legale internazionale. Federdoc è fra i partner della G7GI Conference di Bergamo.
“Il nostro Paese – afferma Riccardo Ricci Curbastro – vanta una ricchezza ampelografica e una tradizione di ingegno secolare tale da dar vita a delle vere eccellenze vitivinicole, le nostre Denominazioni di Origine. La loro peculiarità, ed elevata qualità data dal sistema unico di tracciabilità dal vigneto alla bottiglia, le distingue dal prodotto di massa e le rende richieste in tutto il mondo. Proprio per la loro rinomanza, e per il loro apprezzamento, sono spesso bersaglio di usurpazioni e di contraffazioni compiute per conquistare slealmente quote di mercato, causando danni economici ai produttori ed al settore che impegna ingenti risorse per la loro crescita qualitativa”.
“La disinformazione e la carenza di strumenti di tutela adeguati – afferma Ricci Curbastro – pone a severo rischio il patrimonio vitivinicolo italiano. Abbiamo il compito di far conoscere le nostre DO nel mondo e di chiedere la loro protezione e il loro riconoscimento con tutti i mezzi a nostra disposizione. Il G7 rappresenta un’importante occasione per far conoscere questa realtà e far arrivare a tutti il messaggio che le DO sono un patrimonio collettivo di estremo valore ed, in quanto tale, devono essere protette e promosse a livello internazionale”.
Fonte: Federdoc