La Nuova Venezia
Non ha il valore commerciale del Grana Padano, né del prosecco di Valdobbiadene e neppure del prosciutto crudo di Montagna. Eppure il Radicchio di Chioggia IGP è uno dei prodotti agroalimentari veneti più imitati e contraffatti. Perfino nei mercati rionali della stessa città. Lo ha “rivelato” (se vogliamo dire così di un impegno per la promozione che dura da anni) il presidente del Consorzio di tutela del Radicchio di Chioggia IGP, Giuseppe Boscolo Palo, al convegno organizzato da Coldiretti, ieri mattina all’auditorium san Nicolò, per parlare di come difendersi dai falsi prodotti Made in Italy.
Un mercato, quello del tarocco agroalimentare, che vale 50 miliardi di euro all’anno, in tutto il mondo: denaro sottratto, in gran parte, all’economia nazionale ma che, paradossalmente, viene alimentato anche da produzioni fasulle italiane che, ovviamente, non seguono i disciplinari dei prodotti di cui contrabbandano il nome.