È salito il numero di soci che producono Fagiolo di Lamon IGP rispetto al 2014, arrivato a 91 grazie a 24 nuovi ingressi, con un’età media sui 30 anni (solo tre nuovi soci sono sopra i 40). Di conseguenza c’è stato un incremento anche nella superficie complessiva di terreno coltivato di un ettaro e mezzo, per un totale di 14. Si aggiungono poi 3 ettari degli hobbisti, cioè non certificati (i soci sostenitori sono una trentina). Numeri record per il consorzio di tutela presieduto da Tiziana Penco, in continua crescita e rinnovamento con l’ingresso di giovani, che assicurano il ricambio generazionale. E l’immagine è di qualità. Sono dati che ingolosiscono, è proprio il caso di dirlo quando si parla di fagiolo di Lamon IGP, che si prepara alla stagione 2016 con una buona scorta di seme: “Abbiamo cercato di metterne anche via un po’ in caso di emergenza”, dice la presidente del consorzio di tutela.
Diverso il discorso per il seme biologico: “Al 90 per cento non ci sarà, perché ha avuto problemi l’unica azienda che attualmente lo produce. Nel frattempo però, un’altra ditta è in corso di conversione al biologico e si aggiungerà per il prossimo anno”. Altro capitolo, le serre: ne saranno realizzate due che permetteranno la produzione di seme virus esente. “I soldi dalla Regione (30 mila euro di contributo) sono arrivati”, annuncia Tiziana Penco. “E’ in corso di definizione l’iter per mettere a punto una possibile convenzione con Veneto agricoltura, da stabilire e condividere per la fase finale del progetto. La speranza è di una veloce chiusura dell’operazione per avere le serre pronte a maggio, in modo da inaugurarle già per la nuova stagione produttiva”.
D’altra parte la richiesta dal mercato cresce sempre e con la consapevolezza di un reddito sicuro, i produttori sanno in partenza che le loro fatiche sui campi saranno ripagate. Ma le difficoltà sono tante, insieme agli imprevisti (del tempo, ma non solo) e possono capitare stagioni come l’ultima in cui per colpa del troppo caldo c’è stato un calo attorno al 30 per cento del raccolto. In attesa dei dati sulla produzione 2015 (che risentirà sicuramente in modo proporzionale a quella percentuale di calo del 30-40 per cento dovuto alle alte temperature), il Consorzio del Fagiolo di Lamon IGP traccia il bilancio dell’ultimo anno, che si è chiuso con tanti segni più.
Fonte: Corriere delle Alpi