Migliora ancora una volta il valore del vino italiano venduto all’estero. Il 2018 si chiude con un nuovo record, che vale 6,2 miliardi di euro, frutto di un incremento del 3,3% rispetto all’anno precedente. Una crescita pressoché costante che, a guardare il decennio, vede passare gli introiti da 3,67 miliardi di euro del 2008 a 5 miliardi del 2013. I dati Istat per l’anno appena concluso confermano il buon momento dell’Italia sui mercati sul fronte valori, con crescite nelle macroaree di Europa (+3,2%, con una quota del 61%), America (+3,3% con una quota del 31%) e anche Asia (+2,4% con il 7% delle quote).
I dati Istat, elaborati dall’Osservatorio Qualivita wine, dicono che i più importanti mercati di destinazione del vino italiano sono in crescita: +4% per gli Stati Uniti, +4% per la Germania, +1,9% del Regno Unito. Tre destinazioni che coprono il 54% del valore del vino italiano all’estero. Fanno bene anche Svizzera (+4,8%), Canada (+0,3%) ma soprattutto Francia (+10,1%) e Svezia (+7,5%). Tra i primi dieci mercati perdono terreno solo Giappone (-0,6%) e Danimarca (-5,9%). Dopo un periodo di forte ripresa, flettono i valori per Russia e Cina, entrambi in calo del 2,4%. Due mercati ad alto valore simbolico, ma che rappresentano ancora quote relativamente basse (2% ciascuna). Le crescite più alte si registrano in Polonia (+23,3%), Australia (+18,5%) e Corea del Sud (+14,6%).
Fonte: Tre Bicchieri