Il 2019 ha visto segnare una nuova crescita per l’export del vino italiano: superati i 6,43 miliardi di euro, +3,1% rispetto al 2018. Le elaborazioni dell’Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat rendono chiaro quanto il mercato estero sia strategico per settore vitivinicolo nostrano. Un settore profondamente sconvolto dalla pandemia causata dal Coronavirus, che ha sospeso le più importanti fiere internazionali, fermando di fatto prossime opportunità di business. La mappa delle esportazioni dimostra chiaramente quanto il vino italiano abbia saputo penetrare con maggior forza in numerosi paesi europei e non solo lo scorso anno.
Oltre il 60% delle esportazioni in valore è destinato in Europa, anche se i tassi di crescita maggiori si sono registrati in America (+4,7%) e in Asia (+7,1%). Proprio in Asia, nei prossimi mesi si sarebbero tenute fiere importanti per il settore, come Wine & Gourmet in Giappone (slittata al 2021), Vinexpo di Hong Kong, ProWine Asia 2020 di Singapore, tutte posticipate all’estate. E resterà da capire se e quanto saranno frequentate. Sempre restando a Est, fra i grandi mercati extra europei, il Giappone nel 2019 aveva mostrato un grande recupero (+13,0%) dopo lo stop del 2018, mentre la Cina, che continua a coprire una fetta ridotta dell’export (2,1%), ha un buon trend (+5,3%) nel 2019. Più consistente la crescita nel mercato russo (+21,1%) che nel 2019 supera i 130 milioni di euro.
Secondo le elaborazioni dell’Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat comunque, in termini di valore le esportazioni hanno segno positivo per i due principali mercati di destinazione USA (+5,4%) e Germania (+2,5%) – che assorbono rispettivamente 1,54 mld € e 1,06 mld € nel 2019 – mentre mostrano un calo in Regno Unito (-5,0%). Crescite anche per Svizzera (+1,6%) e Canada (+2,6%). Confermano trend particolarmente buoni la Francia (+6,5%) – in cui per la prima volta si superano i 200 milioni di export – e i Paesi Bassi (+8,8%), che già avevano fatto registrare rispettivamente il +12,0%, e il +8,0% nel 2018 rispetto all’anno precedente. Fra gli altri mercati di destinazione si sottolineano trend importanti in Polonia (+14,1%), Lettonia (+15,9%), Corea del Sud (+14,5%) e Ucraina (+37,9%), tutti Paesi che avevano mostrato tassi di crescita già nell’anno 2018. Il 60% dell’export vinicolo italiano in valore è destinato in Europa (+1,9%), il 31% in America (+4,7%), il 7,4% in Asia (+7,1%), l’1,2% in Oceania (+4,1%) e lo 0,2% in Africa (+15,4%).
Fonte: Repubblica.itf