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Il vino italiano continua a crescere sui mercati, senza conoscere crisi. Così, ora le aziende del settore puntano sempre di più al mercato estero. Quest’anno Vinitaly, il più grande salone mondiale dedicato all’enologia, in programma a Veronafiere dal 6 al 9 aprile, sarà focalizzato proprio sull’internazionalizzazione. La 48esima edizione presenta alcune novità, tra cui Vininternational, una sezione con i vini provenienti dai principali Paesi produttori (Francia, Nuova Zelanda, Australia, Sudafrica e Russia), International Buyer’s Lounge, spazio per favorire relazioni e scambi commerciali, e Vinitalybio
il nuovo salone dedicato ai vini biologici certificati. Secondo Coldiretti, nel 2013 l’export di vino è cresciuto del 7,7% e per gli spumanti si è superato il 20%. Le vendite all’estero del vino italiano hanno toccato i 5 miliardi di curo a fine 2013, stabilendo un nuovo record. «Quest’anno, per la prima volta, Vinitaly supera i 100 mila metri quadri di spazi venduti e ci saranno oltre 4 mila operatori», ha detto Ettore Riello, presidente di Veronafiere, «ora bisogna porre l’attenzione su ciò che rappresenta un freno alla crescita, la contraffazione e l’Italian sounding, con una radicale azione di contrasto al falso made in Italy». Il settore dei vini e dei liquori italiani taroccati sottrae infatti almeno 200 milioni di curo all’ anno alla produzione nazionale. (riproduzione riservata)
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