La Commissione Agricoltura oggi formula un pacchetto di proposte di modifica
De Castro: occorre un monitoraggio dei flussi dall’Ucraina
Snellire le regole della Politica agricola e monitorare il flusso di import dall’Ucraina. Semplificare le regole perché, come è emerso nel primo anno di applicazione della nuova Pac, l’impianto messo in piedi da Bruxelles si è rivelato complesso per gli agricoltori Ue.
E poi controllo sulle importazioni di prodotti agroalimentari dall’Ucraina che nell’ultimo biennio sono letteralmente esplose mettendo in difficoltà prima i paesi più vicini come Polonia e Repubblica Ceca ma poi anche partner distanti dalla frontiera orientale come Francia e Italia.
Due linee d’azione chiare che sarà necessario rendere effettive in tempi rapidi, perché la legislatura si avvia alla sua conclusione e non c’è il tempo per mettere a punto misure in grado di modificare in profondità gli assetti.
Nel poco tempo rimasto a disposizione si possono solo introdurre correttivi in grado però di semplificare la vita dei produttori agricoli e proteggere l’agricoltura europea dall’import senza regole. È questo il ragionamento che si sta facendo largo a Strasburgo tra i parlamentari della Commissione Agricoltura che oggi formuleranno un proprio pacchetto di proposte di modifica.
Stati membri sono stati infatti invitati dalla Presidenza belga del Consiglio a suggerire strategie per introdurre ulteriori alleggerimenti burocratici entro mercoledì 14 febbraio, dando la precedenza a interventi che non richiedano modifiche legislative (e quindi immediatamente applicabili). Proposte che possono raccogliere un ampio consenso tra gli Stati membri. Il prossimo 26 febbraio poi la Commissione Ue illustrerà i propri orientamenti agli stati membri.
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Fonte: Il Sole 24 Ore