Si riaccendono i semafori dei divieti alimentari. Dopo il caso dei semafori britannici, a rischio d’infrazione Ue, lampeggiano ora quelli scandinavi e francesi. Le etichette a semaforo sono un sistema a colori – con il rosso, giallo e verde – con la dicitura alto/medio/basso in riferimento alla quantità di sale, zuccheri e grassi presenti negli alimenti. Con questo sistema tutti i prodotti principali della dieta mediterranea, dal Parmigiano Reggiano DOP al Prosciutto di Parma DOP, dall’olio d’oliva alla pasta, dai dolci alle salse vengono colpiti dai bollini rossi. Una evidente contraddizione con il sistema delle Denominazioni europee (l’Italia ha 269 Dop), che riconosce bontà e sicurezza.
«L’iniziativa di Bruxelles è fondamentale per le aziende italiane – interviene Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare -. Se la Commissione non avrà la forza di andare fino in fondo con Londra, si darà il segnale che ciascun Paese è libero di fare ciò che vuole. E la governance Ue andrà in pezzi». Nemmeno il tempo di compiacersi per la bocciatura dell’etichetta a semaforo da parte della Commissione sicurezza alimentare del Parlamento europeo. De Castro: verifichiamo i flussi commerciali e adottiamo contromisure Hribal (Assolatte): bloccati da barriere non tariffarie (che ne mette in discussione il fondamento scientifico) che Assolatte lancia un altro allarme: in Francia i consumatori spingono per inserire un sistema di etichettatura a 5 colori in un progetto di legge del ministero della Salute, ma finora il Governo ha resistito.
Fonte: Il Sole 24 Ore