Nei market scaffali separati e cartelli ben evidenti per i clienti I paletti dei ministeri trasmessi a Bruxelles: la trasparenza prima di tutto
Nessun grillo finirà per errore nel nostro piatto. Con 4 decreti il governo impone impone ai cibi che contengono farina di insetti etichette con caratteri molto evidenti e scaffali separati, segnalati da cartelloni. I decreti si riferiscono a ciascuna delle 4 specie autorizzate per il consumo umano dall’Unione europea, la prima nel 2018 e la più recente a gennaio di quest’anno. Sono la locusta, il grillo, la larva della farina e il tenebrione. Si trovano in Italia sugli scaffali di alcuni (rari) supermercati in Lombardia, Veneto e Trentino, su internet o in alcuni (ancora più rari) ristoranti o panetterie del Nord.
Bruxelles aveva già disposto un’etichetta chiara, insieme all’avvertimento che questi prodotti possono causare allergie a chi non tollera molluschi e crostacei (tutti contengono un allergene comune: la proteina tropomiosina). Al nostro governo però le disposizioni europee non sono sembrate sufficienti. I decreti firmati da tre ministeri – Agricoltura, Sovranità alimentare e Salute indicano anche il corpo del testo delle etichette: 0,9 o 1,2 millimetri a seconda della dimensione della confezione. Chi non rispetterà queste misure sarà sottoposto a sanzione.
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Fonte: La Repubblica