Gli eurodeputati del Veneto: “La battaglia non è finita”
L’Irlanda ha deciso: sulle etichette del vino sarà necessario inserire una dicitura che evidenzia come l’alcol sia pericoloso per la salute. Non sarà immediato, l’entrata in vigore della norma, approvata ieri, è prevista tra tre anni. E nel mezzo può succedere di tutto, i ricorsi a livello europeo sono in atto. Ma di fatto è una svolta storica per il mondo del vino. I produttori che vorranno esportare in Irlanda dovranno scrivere a chiare lettere che il vino può causare il cancro: la Commissione europea ha dato il via libera per silenzio-assenso nonostante le critiche di 13 Stati tra cui l’Italia.
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L’annuncio irlandese è arrivato ieri, coincidenza proprio durante un incontro di ITFood presso la sede UE della Regione Veneto a Bruxelles. Si doveva parlare di proprietà intellettuale, si è finiti a discutere di rischi per il Prosecco (va precisato però che l`Irlanda vale solo lo 0,8% del totale dell`export delle bollicine trevigiane). C`era il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: «Noi non condividiamo assolutamente queste false informazioni che vengono date ai consumatori globali».
Ma c`era anche Luca Giavi, direttore della Doc del Prosecco, presente per il comitato scientifico di Fondazione Qualivita: “Assurdo”, è il suo laconico commento. Non c`era invece il governatore Luca Zaia, che però ha diffuso in una nota la sua rabbia: “La legge irlandese, frutto del colpevole silenzio dell`Unione, è un rischio incombente sulla nostra filiera vitivinicola. Ma è anche un attacco ad un simbolo della nostra tradizione e identità. Come i monumenti più preziosi, anche il nostro vino deve essere difeso da quello che appare davvero uno sfregio”.
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Fonte: Corriere del Veneto