Il Giorno
Non un disegno di legge per Expo, ma comunque guarda al 2015. Perché il cosiddetto «collegato agricolo», il progetto normativo connesso alla legge di stabilità presentato ieri dal premier Enrico Letta, «ha avuto come linee di riferimento la semplificazione – spiega Maurizio Martina, sottosegretario alle Politiche agricole con delega a Expo – e un sostegno a internazionalizzazione e competitività del sistema agricolo italiano». Spetta alle Camere dire la propria sul testo. Quali sono le principali novità contenute nel provvedimento? «Tra le misure proposte, ci sono l’abbattimento da 180 a 60 giorni dei tempi per avviare un’attività agricola
; un credito di imposta fino al 40% per un massimo di 500mila euro per investimenti in reti logistiche e distributive pensando all’export; accesso al credito più facile per gli under 40 e mutui agricoli a tasso zero per 10 anni per gli investimenti fino a un milione e 500mila euro; sostegno alle reti di impresa, all’agricoltura sociale e ai prodotti di filiera corta. La cosa più simbolica ma più interessante è il progetto per unico marchio del made in Italy agroalimentare, che ci aiuti a sconfiggere la contraffazione».