Origin Italia aderisce alla Strategia di sostenibilità della FAO. Dando corpo a un’importante svolta per il made in Italy attraverso una nuova visione del sistema agroalimentare di qualità
Con l’approvazione dell`assemblea dei soci, che si è svolta a Villasimius (Ca), i Consorzi di tutela italiani riuniti in Origin Italia, in rappresentanza di un settore che vale circa 8 miliardi di euro e conta 80 mila imprese, si apprestano a seguire un percorso virtuoso sulla sostenibilità aderendo alla Strategia della FAO: quest’ultima ha messo a punto, in collaborazione con Origin Mondo, una road map per facilitare a livello globale l`introduzione di ulteriori criteri di sostenibilità nelle filiere di qualità territoriali.
Dunque si profila una vera e propria svolta per le Indicazioni geografiche italiane (Ig), che si candidano a scrivere una nuova pagina del made in Italy, dopo aver contribuito, a partire dagli anni ’90 a oggi, all`affermazione della cosiddetta Dop economy in tutto il mondo.
Ha spiegato in assemblea il presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi: “Questo ambizioso percorso, che anche Origin Italia sta portando avanti con la Fao, mira a certificare quello che in gran parte è già un valore aggiunto dei prodotti Dop e Igp. Ovvero il loro insito ruolo di rendere sostenibili i territori d`origine. La necessità di andare verso un modello di sostenibilità condiviso e certificabile ci aiuta a evidenziare due elementi da sempre presenti nel mondo delle Ig: il forte legame con il territorio, quindi l`aspetto della sostenibilità sociale, perché difendiamo una cultura, un modo di operare, e nello stesso tempo la forte incidenza economica che i prodotti Dop e Igp hanno in zone spesso marginali rispetto ai grandi centri produttivi, incidenza economica che valorizziamo”.
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Fonte: Informatore Zootecnico