Enoturismo: ad Alba il forum mondiale organizzato da Unwto, Enit e ministero del turismo.
Non ha ancora dispiegato tutte le sue potenzialità ma oggi l’enoturismo vale 2,5 miliardi di euro grazie alla presenza di circa 14 milioni di ospiti alla ricerca di esperienze e alla scoperta delle specialità agroalimentari della Penisola. Così l’Italia si prepara ad ospitare per la prima volta la Sesta conferenza mondiale dell’enoturismo organizzata dall’Unwto (agenzia del turismo dell’Onu), in collaborazione con il ministero del Turismo, Enit e regione Piemonte, che si terrà ad Alba dal 19 al 21 settembre.
«È un evento importantissimo che per la prima volta si fa in Italia, ne siamo molto orgogliosi e sarà una vetrina per tutto il Paese. È un turismo lento che corre e cresce molto» sottolinea Massimo Garavaglia, ministro del Turismo. In Italia ci sono molti tesori riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità tra cui le Langhe-Roero e Monferrato e le colline del Prosecco Conegliano e Valdobbiadene, territori ricchi di cantine produttrici di vini DOP.
«Il 90% dei turisti che vengono in Italia ha una esperienza enogastronomica – aggiunge Roberta Garibaldi, ad di Enit e docente esperta di enoturismo -. Questa grande e variegata offerta, in particolare enologica, italiana deve essere però organizzata e non più lasciata al caso. Con questo Forum e con le iniziative messe in campo con il ministero del Turismo puntiamo a compiere questo saldo di qualità oltre che a utilizzare la vetrina del Forum per far conoscere ancora meglio la nostra offerta. Un’offerta diffusa sul territorio, in tutte le regioni italiane e che vede cantine dimore storiche, cantine che ospitano siti archeologici o opere d’arte, cantine di design». Una formula di turismo lento, magari un po` di nicchia che piace molto ad americani, europei e ospiti del Far East.
Turisti con una buona capacità di spesa alla scoperta di decine di etichette DOP e di specialità agroalimentari del territorio.
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Fonte: Il Sole 24 Ore