CorrierEconomia – Il Corriere della sera
Piccoli player e grandi gruppi scommettono su ricerca e sviluppo. Forti investimenti per ridurre gli sprechi e aumentare la qualità. Il vino è, in assoluto, uno dei prodotti più complessi e dall’esito più incerta. Per ridurre il rischio, sono sempre più numerose le cantine che investono in innovazione tecnologica per attenuare le variabili imponderabili puntando alla migliore lavorazione qualitativa. Ecco perché nelle vigne e nelle cantine compaiono microchip, computer, macchine di alta precisione e sperimentazioni tecnologiche. Un fenomeno che riguarda i grandi gruppi ma anche le piccole cantine che hanno compreso quanto questo fenomeno possa essere produttivo. Per esempio, una delle iniziative più innovative realizzate in questi anni in vigneto è il progetto Magis, adottato oggi da circa 100 cantine.
Prevede due azioni: la viticoltura di precisione attraverso l’utilizzo di un satellite e la vendemmia con macchine «intelligenti».