Elvira Bortomiol, prima donna presidente del Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, punta allo stop dei volumi e a prezzi migliori
La via gentile al Prosecco. Elvira Bortolomiol è la prima presidente donna del Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore che tutela le bollicine italiane più famose, quelle delle colline di Conegliano e Valdobbiadene (15 Comuni, più di 7.500 ettari). Per proclamare l`elezione della vignaiola che prende il posto di Innocente Nardi ci sono voluti 14 mesi di scontri.
Con lei alla guida di un regno spumeggiante che ha triplicato le vendite in meno di vent`anni, il Prosecco Superiore cambia rotta: «L`obiettivo non è aumentare ancora le vendite, ma aumentare il valore delle bottiglie, facendo salire il prezzo medio», dice Bortolomiol.
Perché la sua elezione è stata più travagliata di quella di un capo di Stato?
«Ci sono state incomprensioni sulla rappresentanza delle varie categorie rappresentate nel Consorzio. Sono state rinviate le elezioni che si dovevano tenere nel maggio del 2020. Chi ha vinto? La categoria dei viticoltori è stata penalizzata, non ha la maggioranza. Sono state riconfermate le presenze di vinificatori e imbottigliatori. Ma alla fine c`è stato un voto unanime su di me».
Il mondo del Prosecco è stato attaccato dagli ambientalisti per l`uso intensivo di fitofarmaci e la monocultura viticola. Cosa farete?
«Ci sono dati che dimostrano che da anni lavoriamo per la sostenibilità. Abbiamo adottato un protocollo di lavoro, eliminato il diserbante al glifosato. E intendiamo incrementare la sostenibilità ambientale e sociale. Nelle nostre coline ci sono molti boschi che compenseranno le emissioni di anidride carbonica».
Il mondo del del Conegliano Valdobbiadene-Prosecco puòo crescere ancora o si deve fermare?
«Il Prosecco Superiore, le cui colline sono Patrimonio dell`Unesco, deve puntare sul valore. Non credo che ci sia spazio per aumentare volumi. Serve un maggiore riconoscimento del mercato per aumentare i prezzi».
Quali sono le sue priorità?
«Nominare un direttore. Mettere a punto marketing e comunicazione per valorizzare la scelta dell`Unesco. Puntare sull`enoturismo che sta crescendo e sulla sostenibilità. E condividere la strategia con gli altri due Consorzi del Prosecco».
Che hanno lanciato il Rosé. E voi?
«Non è sul nostro tavolo di discussione». Suo padre guidò la ricostruzione enologica del Dopoguerra, a lei tocca la presidenza durante la guerra al Covid. «Ci ho pensato. Come allora è il momento per ripartire con coraggio e reinventandosi il futuro».
Fonte: Corriere della Sera