Si vedono i primi segnali positivi di Expo sui prodotti DOP e IGP – secondo l’ufficio studi Fipe-Confommercio – anche se non si può parlare di effetto boom. Secondo il direttore Luciano Sbraga “l’attenzione alle produzioni a marchio continua a crescere in linea con l’affermazione di una ristorazione di qualità sempre più collegata al territorio. Il successo di Expo non può che aiutare, continua la crescita di attenzione alle produzioni a marchio in linea con l’affermazione di una ristorazione di qualità sempre più collegata al territorio”.
La ristorazione “utilizza produzioni agroalimentari per un valore di circa 20 miliardi di euro complessivamente di questi 2,5 miliardi di euro sono produzioni a marchio Dop e Igp, prevalentemente vino (65%), mentre il restante 35% si divide tra formaggi, salumi e olio di oliva extravergine”. Naturalmente gli effetti su questi numeri dovuti alla crescente attenzione dei consumatori si potranno apprezzare solo nel lungo periodo, ma i primi impulsi sembrano esserci, in un clima di rinnovata attenzione sul tema del cibo, della sua qualità e della sua origine legata alla filiera produttiva.
Fonte: adnkronos.com