La qualità italiana non è solo tradizione, ma anche e soprattutto ricerca e innovazione. Chi pensa che tutto il successo del sistema made in Italy agroalimentare e in particolare dei prodotti DOP IGP sia basato solo sulla notorietà storica si sbaglia.
Nella lunga attività dell’Osservatorio Qualivita – ormai quasi 23 anni – emerge con chiarezza dai dati e dalle analisi come in questi anni la ricerca scientifica abbia contribuito in maniera determinate al consolidamento della Dop economy.
Nonostante le ridotte dimensioni aziendali del comparto e il pulviscolo di centri universitari dedicati non sempre collegati tra loro, in Italia si sono create le condizioni per una perfetta osmosi fra produzione e ricerca. Se andiamo a consultare la “libreria scientifica” Google Scholar, i risultati degli studi sui prodotti DOP IGP sono impressionanti: oltre 18.000 lavori pubblicati su riviste accademiche negli ultimi 10 anni dedicati ai prodotti a Indicazione Geografica, di cui una grande parte condotti da ricercatori e dipartimenti italiani nei molteplici contesti delle filiere del nostro Paese. Progetti che hanno nel corso del tempo contribuito a approfondire la conoscenza e individuare ambiti di innovazione e sviluppo delle filiere produttive di qualità.
Questo numero di Consortium dedica uno speciale “ITALIA NEXT DOP – 1°Simposio Scientifico Filiere DOP IGP” organizzato dalla Fondazione Qualivita in collaborazione con i soci fondatori CSQA, Origin Italia, Agroqualità e Poligrafico e Zecca dello Stato. L’evento è stato costruito per essere innanzitutto una nuova piattaforma di incontro e conoscenza dove competenze tecniche e pratiche delle imprese, quelle organizzative dei Consorzi di tutela, insieme a quelle teoriche e scientifiche delle università, si saldano per affrontare temi della transizione ambientale e digitale. Pensare insieme ad una nuova qualità alimentare in linea con le nuove istanze della società e per rispondere alle crisi in corso: è questo l’obbiettivo primario delle filiere DOP IGP Italiane. Una risposta vera alle tante provocazioni, come quella del cibo sintetico, che guarda in avanti e propone un modello alimentare qualitativo ben ancorato al territorio e all’agricoltura e che utilizza la scienza non per “falsificare” l’alimentazione.
Un settore quello delle DOP IGP che rilancia, non si chiude davanti alle sfide e che conosce bene l’ingaggio sulla qualità, ovvero un impegno continua all’interno di un mercato dinamico e di un contesto socioeconomico complicato. Il Simposio sarà anche l’occasione per raccontare tante storie di successo, nate dalla creatività delle imprese italiane che hanno non solo saputo reagire e rispondere alla pandemia con dei dati economici importanti, ma anche consolidato un modello di supply chain corta che risulta vincente nel nuovo mondo della globalizzazione.
Lo sforzo della Fondazione Qualivita per la realizzazione del Simposio è finalizzato a fornire agli operatori delle nostre filiere una giornata altamente formativa per acquisire stimoli e contenuti utili a indirizzare le proprie aziende nella giusta direzione, dentro al contesto del mondo delle Indicazioni Geografiche.
A cura di Mauro Rosati, direttore editoriale Consortium
Fonte: Consortium 2022_04