Presentato il progetto di sostenibilità del Consorzio del Prosciutto di San Daniele DOP: un nuovo impianto di recupero degli scarti salini situato nei pressi del distretto produttivo di San Daniele del Friuli
Concordi sulla necessità non procrastinabile di un futuro sostenibile dell’agroalimentare italiano, esperti, istituzioni e rappresentanti del settore hanno valutato e discusso al Zest Hub di Roma esperienze, risultati e visioni al seminario “Valore Concreto”, promosso dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele.
Gli ultimi traguardi raggiunti, nell’ambito del piano di sostenibilità promosso da tempo e illustrato da James Osborne di Lundquist, sono l’implementazione di tecnologie avanzate per la tracciabilità e il recupero degli scarti salini. Sulle sfide e le opportunità future delle Indicazioni Geografiche in tema di sostenibilità e di una comunicazione trasparente ai consumatori sono intervenuti Mauro Rosati di Fondazione Qualivita e Origin Italia e Carlo Alberto Pratesi dell’Università Roma Tre.
“Tra le attività a favore del territorio, all’attenzione qualitativa del prodotto e delle persone – ha detto il DG del Consorzio Mario Emilio Cichetti– abbiamo concretizzato la realizzazione di un impianto di recupero di sale esausto e salamoia come azione principale, concreta e importante anche per gli investimenti economici. Si tratta di circa 4,5 milioni di euro realizzato in una fabbrica dismessa senza ulteriore consumo di suolo in una località non lontana da San Daniele. Attraverso tecnologie innovative e sistemi biologici fisico-chimici l’impianto tratta sale e salamoie recuperando e pulendo la parte solida per altri usi non alimentari,come antigelo per le strade o nella concia delle pelli. Si ottiene così la totale separazione del sale dalle impurità organiche e l’acqua estratta viene fatta evaporare e reimmessa pulita nel ciclo naturale, mentre il sale residuato verrà stoccato allo stato solido e riutilizzato”.
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Fonte: TiGuido.net