“DOP e IGP. Campioni di qualità!” promuove il legame che ogni italiano ha nei confronti dei prodotti agroalimentari del proprio territorio.
Sabato 15 giugno, nel giorno di Italia-Albania, match d’esordio della Nazionale nel Campionato Europeo, è andato on air sulle reti Rai “DOP e IGP. Campioni di qualità!” lo spot, realizzato da MASAF e FIGC con la creatività di AB Project e la regia di Mario Maellaro, per promuovere i prodotti a marchio DOP e IGP che ha come protagonisti gli Azzurri della Nazionale di Calcio e il Ct Luciano Spalletti.
Realizzato a Coverciano durante il ritiro di preparazione al Campionato Europeo, lo spot punta a valorizzare il legame indissolubile che ogni italiano ha nei confronti dei prodotti di qualità del proprio territorio, legame che si identifica proprio nei prodotti a marchio DOP e IGP, e che sottende ai concetti di territorio, tutela, tecniche di produzione, controlli e tracciabilità che li caratterizzano. Oltre al Ct Luciano Spalletti, il video vede protagonisti i calciatori Gianluigi Donnarumma, Matteo Darmian, Lorenzo Pellegrini, Riccardo Orsolini e Mattia Zaccagni.
Lo spot è stato presentato presso Eataly Milano Smeraldo alla presenza del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, del presidente del Senato, Ignazio La Russa, dell’amministratore delegato di Eataly, Andrea Cipolloni, del presidente della FIGC, Gabriele Gravina, del presidente Ice, Matteo Zoppas, del direttore generale Ismea, Chiara Zaganelli e del direttore Fondazione Qualivita, Mauro Rosati.
L’Italia è leader in Europa per le produzioni DOP e IGP, un comparto che, come evidenziato dall’ultimo Rapporto ISMEA Qualivita, vale oltre 20 miliardi di euro di valore alla produzione assicurando un contributo del 20% al fatturato complessivo dell’agroalimentare italiano. Risultati alla cui base c’è la grande solidità della Dop economy nazionale: un sistema organizzato, che conta 296 Consorzi di tutela autorizzati dal Ministero dell’Agricoltura e oltre 195.000 imprese delle filiere cibo e vino, con un numero di rapporti di lavoro stimati per la prima volta a 580 mila unità nella fase agricola e a 310 mila nella fase di trasformazione.
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Fonte: DailyMedia