La Gazzetta del Mezzogiorno
Gusto della tradizione, tutela della salute e poca chiarezza nelle etichette creano confusione e quando andiamo a comprare il pane non è facile scegliere. «Quasi la metà (45%) del pane in vendita in Italia è ottenuto con grano proveniente da altri Paesi – afferma la Coldiretti – ed anche extracomunitari, dove è possibile utilizzare prodotti vietati in Europa che mettono a rischio la salute». L’unica garanzia certa è l’acquisto del pane con marchio Dop o Igp, che garantisce l’utilizzo di grani locali, che sono sempre più facilmente reperibili. La curiosità? Il più contraffatto d’Italia è proprio il pugliese pane di Altamura Dop dove i grani del circondario giocano un ruolo determinante nella sua squisitezza. In Italia ci sono cinque pani con riconoscimento comunitario, fra i quali appunto quello di Altamura. Ma la Puglia si distingue pure per i pani riconosciuti dalla Regione come prodotti tipici tradizionali che sono: il Pane di Ascoli Satriano (FG), il pane di Laterza (TA), il pane di Monte Sant’Angelo (FG), ma di buonissimi ce ne sono molti altri.