Avvenire
Un pensiero di «riconoscenza peri consumatori che aderendo all’iniziativa ci hanno permesso di far fronte alla calamità del terremoto». Lo esprime Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio di tutela del Grana Padano. Nelle sue parole il ricordo di quelle 320mila forme che le scosse del 20 e 29 maggio avevano gettato a terra insieme alle relative scalere, mentre la mente corre ai 60 milioni di danni (40 al formaggio e 20 alle strutture) complessivamente sofferti dal sistema Grana Padano. Un duro colpo. Ma soprattutto una sfida, a cui l’ente di tutela ha risposto nel segno di ‘Ricominciare insieme è possibile”: un progetto di solidarietà che ha raccolto 2 milioni di euro a vantaggio dei 18 comuni tra Emilia e Lombardia più colpiti dal sisma, quasi interamente utilizzati per ricostruire le scuole. A generarli, le vendite solidali. Quelle condotte di concerto con le principali catene della grande distribuzione, impegnate a promuovere nei loro supermercati gli acquisti di Grana Padano.
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