L’Osservatorio sull’e-commerce spinto da Vino.com in partnership con Nomisma Wine Monitor fa il punto sulle vendite di vini a Denominazione. Focus anche su fine wines e acquisti per regione e fascia di età.
Sono Lugana DOP, Primitivo di Manduria DOP, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOP e Salento IGP, i vini più venduti per le tipologie bianchi, rossi, spumanti e rosati nel 2021. Lo rileva l’Osservatorio sull’e-commerce, nato dalla partnership tra Vino.com e Nomisma Wine Monitor, che fotografa le vendite del portale dedicato al vino, analizzando le preferenze di oltre 100mila utenti.
La regione che acquista di più è la Lombardia, seguita da Lazio, Veneto ed Emilia Romagna, mentre tra le generazioni è la X a guidare le vendite. Tra i fine wines, analizzate le vendite di Amarone della Valpolicella, Barolo e Champagne.
Vendite online, il focus sulle denominazioni
Sono quattro le denominazioni italiane che nel 2021 hanno realizzato le migliori performance di vendite, secondo l’Osservatorio sull’e-commerce. I vini a denominazione cresciuti maggiormente nella propria categoria rispetto all’anno precedente sono Lugana DOP per i bianchi (+54%), il Primitivo di Manduria DOP per i rossi (+65%) e Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOP per gli spumanti (+6%), ai quali si aggiunge il Salento IGP per la tipologia rosati (+86%).
Il prezzo medio delle bottiglie vendute è stato di 8,69 euro per il Primitivo (sostanzialmente stabile rispetto al 2020), 8,46 euro per il Lugana (+5,6%), 6,66 euro per il Valdobbiadene Prosecco (+4,7%) e 6,58 euro per il Salento Igt, la denominazione che ha registrato il maggior incremento di prezzo rispetto all’anno precedente (+8,6%).
Analizzando invece i dati di vendita relativi al primo semestre 2022, su una base di oltre 100mila acquirenti italiani di vino online – parte del bacino di clienti di Vino.com – i trend di vendita mostrano, tra le bollicine, una forte crescita del Prosecco DOP. Tra i rossi emergono i toscani, con il Nobile di Montepulciano DOP e i Toscana IGP in testa, mentre per i bianchi si segnala un aumento nelle vendite di Verdicchio dei Castelli di Jesi DOP.
Generazione X campione di acquisti
A trainare le vendite sono soprattutto gli uomini che, per tutte e quattro le denominazioni analizzate, sono responsabili di oltre l’80% delle bottiglie acquistate nel corso dell’anno, mentre sulla suddivisione per fascia di età emerge qualche differenza. “Se per tutti e quattro i vini la Generazione X rappresenta la fascia prevalente di acquisto, nel caso degli under 40 si registra una maggior predilezione verso il Primitivo di Manduria, mentre, al contrario, i baby boomer sono più orientati al consumo di Lugana”, dichiara Denis Pantini, responsabile Agroalimentare e Wine Monitor di Nomisma.
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Fonte: VinoNews24