Da venerdì a domenica degustazioni convegni e sulla storia della DOP berico-scaligera. Il Durello in festa tre giorni per i trent’anni delle bollicine. La produzione attuale di un milione di bottiglie punta a quadruplicare. Una storia singolare quella del Lessini Durello DOP, un vino andato a un passo dall’estinzione, dopo decenni di oblio, ma che in 30 anni ha conosciuto una formidabile rimonta, con una produzione attuale di un milione di bottiglie e la prospettiva di arrivare a quattro.
E ora, con Durello&Friends, manifestazione ideata e promossa dal Consorzio di tutela Monti lessini, le bollicine berico-scaligere brindano ai trent’anni della denominazione. E stata presentata ieri in Camera di commercio la quindicesima edizione di Durello&Friends, evento principe dedicato al Durello, ideato dal Consorzio di Tutela del Lessini Durello diretto da Aldo Lorenzoni, con il sostegno di Banco Bpm (rappresentato da Paolo Smizzer, responsabile della segreteria relazioni territoriali della Popolare di Verona) e dell’ente camerale scaligero (per la quale era presente il vicesegretario Riccardo Borghero), in scena a Verona, da venerdì 17 a domenica 19, con appuntamenti di degustazioni e incontri all’Hotel Due Torri, in piazza Sant’Anastasia, e in Fiera, oltre ad approfondimenti culturali in programma al Museo.
Trenta le cantine che metteranno in degustazione le differenti proposte di Lessini Durello DOP, declinate in Metodo Classico e Metodo Charmat, in abbinamento a piatti d’eccezione, realizzati da chef del territorio, nelle due nuove location. “Sarà un’edizione speciale”, annuncia Alberto Marchisio, “perchè 30 anni sono un traguardo significativo. Le nostre bollicine, forti dell’appeal che stanno riscontrando in Italia e all’estero, legate ad una marcata identità territoriale, possono distinguersi e concorrere sui grandi mercati internazionali. Bisogna però che sia fatto uno sforzo in più anche da parte di ristoratori ebaristi per proporre e far conoscere di più al grande pubblico il valore di questo vino dalle caratteristiche uniche, attorno al quale oggi si è costruito un indotto economico rilevante anche sul piano della promozione turistica del suo territorio”.
Fonte: L’Arena