“Il governo è totalmente consapevole della gravità ce l’introduzione del Nutriscore può costituire per la nostra filiera produttiva agroalimentare e pienamente impegnato nella sua tutela”. Lo ha detto ieri il presidente del Consiglio, Mario Draghi, parlando in replica alla Camera nella discussione generale sulle sue comunicazioni in vista del Vertice UE.
Plaude la Coldiretti: “Lo stop del premier al Nutriscore rafforza il fronte dei Paesi contrari al sistema di etichetta nutrizionale a colori che è fuorviante, discriminatorio ed incompleto e finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali, per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta”. Così Ettore Prandini, che evidenzia: “L’etichettatura Nutriscore francese e quella a semaforo adottato in Gran Bretagna rischia di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea, ma anche specialità come il Grana Padano DOP, il Parmigiano Reggiano DOP ed il Prosciutto di Parma DOP”.
In pratica questa etichetta nutrizionale a colori boccia quasi l’85% in valore del made in Italy a denominazione di origine (DOP IGP).
Fonte: Avvenire