Sul Garda è in corso la «rivoluzione» dei disciplinari: un percorso destinato ad arrivare fino al 2018, quando, si auspica, la Commissione europea dirà il sì definitivo all’idea maturata in un anno di duro lavoro da parte del Consorzio Valtenesi. La prima tappa del percorso è in programma per giovedì 4 agosto, con la pubblica audizione del Ministero delle Politiche agricole a villa Galnica: l’oggetto dell’incontro sono le richieste di modifica del disciplinare di produzione dei vini a DOP Garda, di riconoscimento della DOP Riviera del Garda Classico e di revoca della DOP Valtenesi.
Come si diceva, una rivoluzione che ridurrà a uno soltanto i tre disciplinari ora presenti sul terriFuturo. Una DOP per i vini dei Garda torio. Un anno di lavoro. Spiega il coordinatore del Consorzio, Fabio Finazzi: «Dopo oltre un anno di incontri e mediazioni siamo arrivati a un accordo – spiega -. Abbiamo sentito i viticoltori di tutta l’area compresa tra Sirmione e Salò e insieme siamo addivenuti ad una soluzione che farà ordine tra i diversi disciplinari ora esistenti». Che sono il Garda Classico, il Riviera del Garda bresciano e il recentissimo Valtenesi, istituito appena cinque anni fa: «I tre disciplinari confluiranno nella nuova DOP Riviera del Garda Classico anche se il marchio Valtenesi continuerà a esistere, inserito come sotto zona di immagine: del resto, la DOP Valtenesi era stata istituita per focalizzare l’attenzione sui rossi e sui chiaretti dell’area, malia sollevato non pochi malumori perché per qualcuno era come se la zona fosse stata messa un po’ in disparte. Siamo convinti che con questi nuovi aggiustamenti andrà meglio, l’identità sarà più chiara e univoca anche nell’ottica di una migliore comunicazione».
Fonte: Il Giornale di Brescia