Le Dop casearie occupano sei dei primi quindici posti nella classifica del valore alla produzione, tra cui il primo, il secondo e il quarto. Con 3,9 miliardi su un totale di 15,2 (+2,6% nel 2017 sul 2016), contribuiscono per una quota dei 25, 6% all’economia del segmento dei prodotti tutelati, che diventa il 56% se non si considerano i vini. E sono anche i più social della categoria.
Sono numeri che forse non sorprendono gli addetti del settore lattiero-caseario, ma quando a metterli nero su bianco è l’ultimo Rapporto Ismea Qualivita vale comunque la pena sottolineare quanto i formaggi italiani Dop siano importanti per l’economia e l’immagine dell’agroalimentare certificato del nostro Paese. Più in generale, la consueta indagine annuale dell’istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare presieduto da Enrico Corali dice che l’Italia detiene ancora il primato mondiale dei prodotti a denominazione, che nel 2018 conta 822 specialità Dop, lgp, Stg registrate a livello europeo, su 3.036 totali nel mondo. Un patrimonio che per la prima volta supera i 15,2 miliardi di euro di valore alla produzione, in crescita del 2,6%, che contribuisce per il 11% al valore economico complessivo del settore agroalimentare nazionale.
A fare da locomotiva di questa speciale classifica sono i grandi formaggi Dop. In testa il Parmigiano Reggiano DOP, con un valore di produzione nel 2017 di 1,34 miliardi di euro ( +19,5% sul 2016), al secondo posto il Grana Padano con 1,29 miliardi e al quarto la Mozzarella di Bufala Campana DOP con 391 milioni. Sesto il Gorgonzola DOP (356 milioni), decimo il Pecorino Romano DOP (155 milioni) e tredicesimo l’Asiago con 96 milioni.
Fonte: IL MONDO DEL LATTE