DOP IGP incontrano il Futuro: un tour di incontri sulla sfida verso la transizione ecologica, insieme ai nuovi protagonisti dell’agroalimentare di qualità dalla produzione al consumo
L’agroalimentare è al centro di un grande progetto di innovazione e transizione ecologica che coinvolge tutta la filiera: le imprese e i rappresentanti del settore, i consumatori e i cittadini chiamati a modelli di consumo sostenibile, e infine la ristorazione, punto di contatto tra la produzione e il consumo, luogo in cui tutti sono chiamati a concretizzare le proprie scelte. Le filiere dei prodotti DOP IGP ricoprono in Italia un ruolo chiave per indirizzare verso un nuovo paradigma alimentare che coinvolge direttamente la produzione, i Consorzi di tutela, la distribuzione e il consumo. Per farlo, è fondamentale promuovere il confronto tra tutti gli anelli della catena e in particolare con i giovani – nuovi cittadini e futuri consumatori – che saranno i veri interpreti del nuovo sistema di valori del cibo di qualità. È questo lo spirito che ha spinto Fondazione Qualivita, Origin Italia e McDonald’s ad organizzare un tour nelle regioni italiane insieme ai protagonisti del made in Italy DOP IGP nei territori: condividere le percezioni e le prospettive legate alle nuove dimensioni del cibo italiano, con focus su giovani imprese, stili di consumo, transizione green, innovazione digitale e sul ruolo di Consorzi di tutela, distribuzione e istituzioni. Andare a conoscere da vicino le esperienze di successo, le visioni e le idee che già stanno delineando il percorso di transizione dell’agroalimentare italiano.
Un’iniziativa di grande successo – che ha toccato la Sicilia, l’Emilia-Romagna, il Veneto e si è conclusa il 20 maggio al Food Industry Summit organizzato da Il Sole 24 Ore – con programmi ricchi di interventi per raccontare le storie delle imprese più innovative del territorio, le migliori esperienze del mondo della formazione professionale (scuole e università) e la visione dei giovani imprenditori agricoli. Gli eventi, seguiti da un pubblico di centinaia di partecipanti da tutta Italia, sono stati accompagnati anche dagli enti locali con la partecipazione degli assessori regionali Antonino Scilla (Regione Sicilia), Alessio Mammi (Regione Emilia-Romagna) e Federico Caner (Regione Veneto), oltre ai rappresentati delle istituzioni nazionali fra i quali Filippo Gallinella, presidente Commissione Agricoltura Camera dei deputati e Gian Marco Centinaio, Sottosegretario alle politiche agricole. In occasione degli incontri, oltre alle esperienze dei protagonisti delle filiere, sono stati presentati i risultati di un’indagine condotta da AstraRicerche sulle aspettative e i comportamenti delle giovani generazioni nei confronti della transizione ecologica.
“Il sistema agroalimentare è chiamato a una transizione senza precedenti, ma dobbiamo essere consapevoli che una transizione senza coordinamento è destinata al fallimento”. Sono le parole di Cesare Mazzetti, presidente della Fondazione Qualivita: “Oggi più che mai i sistemi che organizzano le filiere e la società sono determinanti per ottenere un risultato positivo e per la prima volta i Consorzi e le aziende sono chiamati in causa in maniera diretta come attori principali del cambiamento, in grado di coinvolgere anche i consumatori. Come Qualivita ci impegniamo a promuovere iniziative come questa, perché siamo convinti che le esperienze e le idee dei giovani protagonisti sono un patrimonio prezioso da mettere a sistema e che una transizione nella collaborazione è la chiave del successo”.
Sulle stesse posizioni Cesare Baldrighi, presidente di Orgin Italia, che commenta: “Le filiere DOP IGP hanno una presenza forte in tutti i settori produttivi, dal caseario alla filiera delle carni lavorate, dall’ortofrutticolo all’olivicolo. Come Origin Italia, siamo convinti che la transizione ecologica può svilupparsi nei territori proprio attraverso la rete dei Consorzi, che garantisce un’organizzazione delle filiere e dei produttori in grado di condividere obiettivi e azioni di sistema. Per questo è fondamentale un continuo confronto grazie a occasioni come queste, che a partire dall’esperienza dei giovani protagonisti dei territori permette di definire la strada di un progetto condiviso come sistema italiano delle DOP IGP”.
A cura della redazione
Fonte: Consortium 2021_02