L’1 aprile 2024, a Mantova, Anas ha organizzato un incontro intitolato “Le sfide e le prospettive della suinicoltura europea e italiana – Il ruolo della Dop economy”. Presente anche Mauro Rosati, Direttore di Fondazione Qualivita e Origin Italia.
Durante l’incontro organizzato da Anas sono stati invitati a parlare esperti del settore sia a livello italiano che europeo quali Antonio Tavares, allevatore e presidente del gruppo suini di CopaCogeca, il Dr. Miguel Angel Higuera, Direttore di Anprogapor Spain, e il Dr Mauro Rosati, Direttore della Fondazione Qualivita e di Origin Italia.
Calo della produzione europea ed italiana. Ad aprire il convegno è stato il presidente di Anas, Thomas Ronconi, che ha voluto sottolineare come l’obiettivo della giornata fosse quello di fare il punto della situazione in Italia e in Europa, dove il settore zootecnico sta vivendo un momento molto complicato, sia per la pressione di campagne mediatiche che mirano a svalutare il settore, sia per la situazione sanitaria che sta colpendo il Nord Italia; durante la riunione sono state analizzate quali fossero le principali problematiche e quali potessero essere le possibili soluzioni, prendendo possibilmente come esempio il modello spagnolo-portoghese.
Il Presidente di Anas ha voluto puntualizzare quale fosse la consistenza dei suini in Europa nel 2023, evidenziando come ci sia stata una diminuzione numerica dei suini allevati in UE (-7,3% nel 2023 rispetto al 2022) mentre si è assistito ad un leggero aumento del numero di scrofe (+0,5%).
Le previsioni a medio termine per la suinicoltura europea dal 2025 al 2035, però, non sono sicuramente vantaggiose per il nostro settore, in quanto indicano un costante declino della produzione e, soprattutto, del consumo. Queste variazioni si ripercuotono anche sulla situazione italiana dove le macellazioni di suini DOP hanno osservato un calo del -5,7% rispetto al 2022, calo comunque inferiore a quello totale (-7,8%), a conferma che la produzione di suini nati in Italia e non destinati alla DOP soffre maggiormente e ormai costituisce solo una piccola fetta della produzione totale.
[…]
La riforma delle produzioni tutelate: coesione e sostenibilità.
Mauro Rosati è il direttore dell`Associazione Italiana dei Consorzi delle Indicazioni Geografiche, all’interno della quale è compreso tutto il mondo delle DOP e delle IGP che racchiude il 75% della produzione suinicola nazionale.
Questo argomento è fondamentale in quanto è appena uscita la riforma del sistema delle Indicazioni Geografiche in Europa, fortemente voluta anche da numerosi consorzi in Italia. Con questa riforma è stato approvato un testo unico per tutte le Indicazioni Geografiche con cui l’UE si rilancia nel ruolo di capofila mondiale delle politiche legate alle IG.
I punti principali della riforma sono stati:
- Rafforzamento del ruolo dei consorzi conferendogli ulteriori attività e poteri rispetto a quelli che avevano in precedenza.
- Semplificazione amministrativa che permette di ottenere risposte esaustive entro breve tempo, senza dover ricorrere a rinvii continui.
- Protezione e tutela, soprattutto nel commercio ordine, di quei prodotti “italian sounding” che sfruttano indebitamente la notorietà delle Ig.
- Sostenibilità considerata sotto il profilo ambientale, sociale, economico e del benessere animale.
I 3 focus della riforma che riguardano il nostro settore sono la distribuzione del valore su tutta la filiera produttiva, la coesione di tutti gli attori della filiera e, soprattutto, la sostenibilità, che viene indicata come priorità e che deve essere comunicata ai consumatori tramite rapporti di sostenibilità.
[…]
Fonte: Rivista di Suinicoltura