Nel 2023 il settore è cresciuto ancora superando i 5,5 miliardi di € in valore. Vola anche l’export, con Grana Padano DOP e Parmigiano Reggiano DOP al vertice.
Nonostante un anno difficile per il settore agricolo, la DOP economy italiana si conferma un asset fondamentale per l’economia nazionale, raggiungendo 20,2 miliardi di euro di valore (+0,2% su base annua) e registrando una crescita per il quinto anno consecutivo.
Le specialità DOP, IGP e SGT contribuiscono al 19% del valore del nostro sistema agroalimentare, hanno visto il loro “peso” economico crescere del 52% in un decennio e confermano un costante aumento di appeal nel mondo. I prodotti italiani a denominazione nel 2023 hanno infatti toccato il valore di 11,6 miliardi di euro in export, facendosi sempre di più leva del made in Italy nel mondo. Bene il settore cibo, che da solo vale 9 miliardi di euro, per un fatturato al consumo finale che sfiora 18 miliardi.
Questi, in sintesi, i principali aspetti emersi dal XXII Rapporto Ismea-Qualivita, presentato alla fine dello scorso anno e contenente la consueta dettagliatissima fotografia sullo stato di salute, i punti di forza e debolezza e i trend sul breve e medio periodo del nostro sistema agroalimentare che, organizzato in 317 consorzi di tutela, da lavoro a quasi 850.000 persone.
Traino del comparto, ancora una volta, il lattiero-caseario.
Sono i formaggi, infatti, la locomotiva della DOP economy, con relativo corollario di record infranti. Con la produzione più alta degli ultimi cinque anni, l’oro bianco nazionale supera per la prima volta 5,5 miliardi di euro di valore alla produzione (+5,3%) e piazza ancora una volta Grana Padano e Parmigiano Reggiano ai primi due posti assoluti tra gli 856 prodotti agroalimentari e vitivinicoli italiani a denominazione.
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Fonte: Il Latte