Il termine «Dop economy», nato da un’intuizione della Fondazione Qualivita per sintetizzare il valore del sistema economico dei cibi e vini italiani DOP e IGP acronimi che indicano, rispettivamente, Denominazione di origine protetta e Indicazione geografica protetta -, è stato inserito tra i neologismi della lingua italiana.
Il riconoscimento per il variegato comparto enogastronomico a indicazioni DOP e IGP del Paese, si deve all’Istituto della Enciclopedia Italiana, con l’inserimento della voce nel Vocabolario Treccani. Il termine, introdotto per la prima volta nel 2018 da Fondazione Qualivita, rappresenta il sistema economico del comparto agroalimentare e vitivinicolo a Indicazione geografica e a Denominazione protetta, evidenziando il forte ruolo nello sviluppo dei distretti agroalimentari.
Dop economy è la sintesi del lavoro coordinato di operatori, Consorzi di tutela, istituzioni, comunità locali, con forte rilevanza economica: 16,9 miliardi di euro di valore alla produzione per un contributo del 19% al fatturato dell’agroalimentare italiano (Rapporto Ismea-Qualivita 2020). Così pure nell`ambito di processi di sviluppo territoriale in settori connessi con l’agroalimentare di origine: turismo, ambiente, cultura, benessere, sociale. Le imprese del settore e i Consorzi di tutela, anche grazie al supporto di misure pubbliche, da anni svolgono un lavoro di promozione e informazione non solo finalizzato a raggiungere obiettivi commerciali, ma teso a diffondere e consolidare la conoscenza, la cultura e il linguaggio delle eccellenze enogastronomiche DOP e IGP. Un percorso che ha contribuito a imporre definizioni e termini sempre più peculiari, in grado di delineare e distinguere il mondo dei prodotti di qualità certificati.
«Il sistema normativo europeo sulle DOP e IGP ha permesso di delimitare e sviluppare un settore che rappresenta un patrimonio ineguagliabile e la Dop economy italiana esprime la rilevanza di questo modello produttivo in tutta la sua complessità – ha detto alla rivista Consortium, Paolo De Castro, presidente del Comitato scientifico di Qualivita Il riconoscimento di Treccani promuove la conoscenza di un sistema che esalta il legame tra cibo, territorio, cultura e innovazione, sul quale la politica comunitaria e nazionale devono continuare a puntare».
Fonte: Brescia Oggi