Le piattaforme di commercio elettronico e perfino i produttori si dimenticano spesso di inserire a fianco di salumi e formaggi i bollini delle Indicazioni Geografiche. Una ricerca ha esaminato oltre 7mila referenze
Sorpresa, i campioni del gusto made in Italy, perdono il simbolo della loro distintività che li rende unici e irripetibili. Sulle vetrine online, nelle maggiori piattaforme del commercio elettronico, mancano spesso per non dire quasi sempre i bollini della DOP (Denominazione d’origine protetta) e della IGP (Indicazione geografica protetta). Non basta: a dimenticarsi di apporli nelle immagini utilizzate dalle piattaforme italiane di e-commerce e food delivery sono addirittura i produttori.
Una tendenza individuata e documentata da un imponente lavoro di indagine svolto da Origin Italia in collaborazione con Fondazione Qualivita, che hanno analizzato ben 7.400 referenze a Indicazione Geografica vendute online sulle maggiori piattaforme.
Sotto la lente sono finiti i giganti del commercio elettronico, a cominciare da Amazon ed Ebay, i portali dedicati come Cortilia e Cicalia e quelli di alcune catene della grande distribuzione, come Canefour, Conad ed Esselunga.
Un lavoro di analisi monumentale pubblicato nel “Rapporto e-food Dop lgp Italia” presentato di recente. I risultati sono sconcertanti. “In primis sono pochi, nel totale, i produttori DOP e IGP che utilizzano la vendita online”, fa sapere Origin, l’Associazione italiana dei Consorzi di tutela, “e tra di loro sono numerosi quelli in cui le vetrine dei prodotti risultano incomplete – per esempio è frequente la mancanza di foto – rendendo difficile per i consumatori valutare un acquisto di qualità”.
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Fonte: Libero Quotidiano