Ci sono voluti un negoziato lungo oltre due anni e un’attesa di altri otto mesi, ora però l’accordo tra l’Unione Europea e la Cina per il reciproco riconoscimento di 100 prodotti DOP e IGP, potrà finalmente vedere la luce. Il Consiglio europeo ha autorizzato infatti la firma dell’accordo, che vede l’Italia tra i Paesi più interessati. Il nostro è infatti il Paese europeo più rappresentato nella lista, con 26 alimenti e bevande DOP e IGP che saranno tutelate sul mercato cinese. La data e il luogo per la firma finale dell’accordo commerciale (il più importante siglato ad oggi tra Bruxelles e Pechino), non sono stati ancora stabiliti. Una volta firmato, l’accordo dovrà ricevere il consenso definitivo del Parlamento europeo prima che possa entrare in vigore.
Servirà ancora del tempo, dunque, prima del riconoscimento ufficiale dei nostri prodotti DOP e IGP nello Stato asiatico. Quello di oggi è però un passo importante verso la ratifica definitiva della convenzione, annunciata già a novembre come strumento per rafforzare la ritrovata Via della Seta e che farà senz’altro bene alle eccellenze italiane, ancora minacciate dai nuovi dazi americani. La Cina rappresenta il secondo mercato al mondo per l’agroalimentare europeo, con esportazioni per 12,8 miliardi di euro all’anno.
Questa la lista completa dei prodotti italiani che rientrano nell’accordo: Aceto balsamico di Modena IGP, Asiago DOP, Asti DOP, Barbaresco DOP, Bardolino superiore DOP, Barolo DOP, Brachetto d’Acqui DOP, Bresaola della Valtellina IGP, Brunello di Montalcino DOP, Chianti DOP, Conegliano-Valdobbiadene Prosecco DOP, Dolcetto d’Alba DOP, Franciacorta DOP, Gorgonzola DOP, Grana Padano DOP, Grappa IG, Montepulciano d’Abruzzo DOP, Mozzarella di Bufala Campana DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Pecorino Romano DOP, Prosciutto di Parma DOP, Prosciutto di San Daniele DOP, Soave DOP, Taleggio DOP, Toscano IGP, Vino Nobile di Montepulciano DOP.
Tra i 100 prodotti cinesi che invece entreranno nel registro UE della qualità ci sono il riso Panjin, diverse varietà pregiate di tè e le bacche di goji Chaidamu. L’accordo prevede l’estensione della lista per proteggere altri 175 prodotti dopo quattro anni dall’entrata in vigore dell’accordo.
Fonte: Italia a Tavola