La sfida è incentivare una maggiore partecipazione femminile a un settore cruciale
Agricoltura e democrazia: può sembrare un binomio insolito, eppure si tratta di due dimensioni fortemente correlate. I più grandi produttori agricoli nel mondo sono anche Stati democratici; inoltre, il settore primario salvaguardando la sicurezza alimentare, influisce sul benessere delle persone. È tempo, dunque, di riconoscere e valorizzare la connessione tra lo sviluppo dei sistemi agroalimentari e la tutela dell`equità. In quest`ottica, è impossibile prescindere dalla garanzia di pari opportunità nel comparto, sia come tutela di un diritto fondamentale sia come asset strategico per la crescita economica.
L’inclusione, infatti, incentiva la creatività, la resilienza e, di conseguenza, l’aumento della produttività e delle rendite. In Italia, i dati sull’imprenditoria e l’occupazione femminile in ambito agricolo rappresentano indicatori positivi, in crescita, pur trovandoci lontani dall’equilibrio di genere. C’è ancora un lungo tratto di strada da percorrere, dunque, anche nell’interesse di un sano progresso dell’ecosistema economico nazionale.
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Fonte: Il Sole 24 Ore