Nata nel 2000, la giovane e ambiziosa DOP Orcia è in veloce innalzamento qualitativo e va annoverata fra le piccole denominazioni italiane emergenti. In occasione dell’Orcia Wine Festival 2016, evento che ogni anno porta a San Quirico d’Orcia migliaia di winelovers, il Consorzio di Tutela ha rinnovato il suo Consiglio di Amministrazione. Riconfermata la Presidente Donatella Cinelli Colombini.
Donatella Cinelli Colombini inizia il suo secondo mandato, forte del consenso dei soci ottenuto grazie al grosso lavoro dei tre anni passati. Eventi, contatti e comunicazione che si riassumono nel progetto “Orcia, il vino più bello del mondo”. “La DOP Orcia viene prodotta in una settantina di aziende di cui 41 iscritte al Consorzio. Il vino DOP Orcia è ancora qualcosa di artigianale seguito con cura amorevole dai produttori stessi dalla vigna fino al cliente finale” ha spiegato la Cinelli Colombini.
La produzione totale della denominazione è di 240.000 bottiglie l’anno con il Sangiovese come principale vitigno dei rossi (Orcia con il minimo di 60% e Orcia Sangiovese con il minimo di 90% di Sangiovese anche nella versione riserva) e piccole quantità di DOP Orcia bianco, rosato e Vin Santo. Il territorio di produzione si estende in 13 comuni ed è fra i comprensori agricoli più belli e incontaminati, per questo è diventato una destination turistica di prima grandezza con quasi un milione e mezzo di presenze turistiche e un milione di visitatori giornalieri.
“Sono questi turisti il primo e principale mercato del vino DOP Orcia. Una diversificazione produttiva che riguarda anche le cantine, il 65% delle quali ha una struttura ricettiva e/o un ristorante. Posso dunque affermare che l’Orcia è la denominazione più turistica d’Italia” ha aggiunto la Presidente.
Fonte: Consorzio del vino Orcia