Corriere del Veneto
Vino e web. Vino e social media. Vino e nuove tecnologie. È il trend del momento e un matrimonio che sembra destinato a durare. Senza rete il vino è destinato a cadere: secondo una ricerca del 2012 di Agivi, l’Associazione dei giovani imprenditori vinicoli italiani, le interconnessioni tra i due mondi sono così profonde da lasciare increduli. Su Google sono più di Zoo milioni le pagine aggregate, 7 milioni i video, 2.500 i blog, 1.200 le community nazionali e internazionali dedicate al mondo del vino. Numeri in continua espansione e non esclusivamente legati al piacere di parlare, di conoscere, di gustare il vino: e ben lo sanno i wine lover del Vinitaly. Un evento, quello veronese, giunto alla 47ma edizione e che apre i battenti domani mattina e prosegue fino a mercoledì sera, ponendosi sotto i riflettori mondiali per i numeri che riesce a generare sui propri 94.862 metri quadrati di superficie, grazie a 4.255 espositori, 140.655 visitatori e 2.495 giornalisti (dati dello scorso anno che gli organizzatori sono sicuri di mantenere, se non migliorare). E sarà l’edizione 2013 a rappresentare una svolta in termini informatici per quanto riguarda il mondo del vino. Nasce pensando a queste prospettive di sviluppo Vinitaly Wine Club, la piattaforma 2.0 dedicata alla promozione e al la vendita di vino italiano. Attiva inizialmente per l’Italia, 5oo mila euro di investimenti programmati, l’idea world wide di Veronafiere punta a soddisfare i mercati internazionali e, soprattutto, quello cinese: «Con la diffusione dell’informatica e dei social media, la vendita al dettaglio dei vino trova un canale sempre più ampio; attraverso il web e l’e-shop si afferma come strumento di propulsione alle vendite.