Le vendite all’estero sono aumentate nei primi nove mesi del 2022 del 15,9% a quota 113 miliardi. Il Monitor di Intesa Sanpaolo
L’ Italia tiene. Le aziende resistono. Anzi, guadagnano quote sui mercati esteri. Nell’anno delle mille variabili, l’Italia Spa mette in archivio nove mesi positivi e in attesa del consuntivo che consideri anche il quarto trimestre del 2022 inizia il nuovo anno con una maggiore consapevolezza delle proprie capacità. Il Monitor dei distretti di Intesa Sanpaolo, appena realizzato, evidenzia come l’export abbia «registrato un aumento tendenziale del +14%. È il sesto aumento consecutivo a doppia cifra. Nel complesso, nei primi nove mesi dell’anno le esportazioni sono salite del +15,9 %. È stata superata la soglia dei 110 miliardi di euro (113,4), /119,6% in più rispetto ai primi nove mesi del 2019, quando l’export distrettuale fu pari a poco meno di 95 miliardi».
Andamenti «L’andamento dei primi nove mesi del 2022 è stato sicuramente positivo per il complesso delle imprese manifatturiere italiane, anche se c’è un aspetto relativo al prezzo che può aver inciso – dice Fabrizio Guelpa, responsabile Industry & banking research di Intesa Sanpaolo -. Quello che strutturalmente più rileva è però un altro fatto. A partire dal 2016, con il super-ammortamento e successivamente con l’iperammortamento e il credito d’imposta, le imprese italiane hanno investito molto in innovazione. Fatto 100 il 2015, gli investimenti sono oggi aumentati nel loro complesso del 4o%. La Germania, nel medesimo periodo, è cresciuta solo per il 10%. È vero che esisteva un gap che andava colmato, ma è anche vero che le imprese italiane hanno realizzato un recupero importante e che le manifatturiere sono davanti a Francia e Germania sul fronte degli investimenti digitali».
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Fonte: L’economia del Corriere della Sera