Il Sole 24 ORE – Agrisole
La sfida è quella di coinvolgere la grande distribuzione nel progetto del consorzio del Prosciutto di Parma dedicato alle degustazioni «on tour». «Abbiamo coinvolto alcuni punti vendita in 11 città del Centro e Nord Italia – dichiara il direttore del consorzio, Stefano Fanti – e abbiamo riscontri positivi sia sul livello di conoscenza del marchio che sui consumi. Estenderemo il numero di capoluoghi interessati».
Proseguiranno anche i progetti cofinanziati dall’Unione europea e dallo Stato. Conclusa «con successo» la missione in Giappone insieme con Parmigiano Reggiano e Porto, questa compagine si allargherà ai vini Bourgogne per rafforzarsi nel Regno Unito
e investimenti per quattro milioni di euro (al 70% sostenuti dalle istituzioni, progetto Discover the Origin). Ma, aggiunge Fanti, il consorzio punta anche sulle città nasse con oltre un milione di abitanti e gli Stati Uniti in collaborazione con Parmigiano, Grana, Montasio e Prosciutto di San Daniele.
Quanto alla contraffazione, Fanti è possibilista su una risoluzione stragiudiziale del confronto in Messico, mentre sulla vicenda canadese la soluzione è più tortuosa: «per difenderci dal simil-Parma spendiamo 500mila curo l’anno», rivela Fanti.