Corsia veloce per l`incasso anticipato del 70% dei titoli Pac; 450 mln di euro per aiuti diretti alle aziende agricole; 100 mln a sostegno del comparto vino. La bozza di decreto legge per il rilancio del Paese, allo studio dell`esecutivo, interviene su più fronti. Anche correggendo il tiro rispetto a quanto deciso finora sugli anticipi Pac. Andiamo con ordine, partendo proprio da quest`ultimo capitolo.
L’anticipo Pac per il 2020 potrà essere erogato in via semplificata e nella misura del 70% del dovuto. Lo schema di decreto Rilancio mette in campo due binari differenti di erogazione: – il primo, con tempi accelerati, è rivolto a tutti coloro che non hanno potuto completare il processo di presentazione della domanda, a causa delle misure restrittive adottate per la diffusione del coronavirus. Per costoro l`anticipazione sarà sempre del 70%, ma calcolata sul valore del portafoglio titoli 2019 (in base a quanto previsto dall`art. 78 del decreto legge Cura Italia, n. 18/2020, convertito dalla legge n. 27/2020); – il secondo binario resta, invece, quello ordinario (definito dall`art. 10-ter, comma 2, del decreto legge n. 27/2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 44/2019).
Aiuti diretti alle filiere in crisi
La chiusura dei ristoranti ha generato una fortissima contrazione della domanda di alcuni prodotti. E causato un rallentamento delle esportazioni agricole e alimentari. Così la bozza di decreto stanzia 450 mln di euro per aiuti diretti, in regime de minimis, a sostegno delle imprese del primario.
Ammasso privato
Per alleviare la pressione finanziaria generata dalla chiusura dell`horeca sulle aziende che producono trasformati del latte per il consumo fresco (mozzarelle in primis) e carni, la bozza di decreto legge contiene misure volte a compensare in parte i produttori dalle spese di stoccaggio e stagionatura
dei prodotti, destinati ad essere immessi in commercio mesi dopo la loro fabbricazione. Come? Attraverso l`istituzione di un fondo da 45 mln per la concessione di aiuti all`ammasso privato di latte bovino, bufalino e ovicaprino. L`aiuto sarà in ragione delle spese fisse di ammasso e in base ad ogni giorno di immagazzinamento per tonnellata di prodotto; il tutto per un minimo di 60 e un massimo di 180 giorni. Lo stesso strumento potrà essere utilizzato per la concessione di un aiuto all`ammasso privato di carne bovina e suina.
Vino
Gli elevati livelli di giacenze in cantina, frutto della chiusura dei segmenti di sbocco, stanno mettendo in seria crisi le aziende. La loro situazione è aggravata dal fermo dell`attività agrituristica. Così, per sostenere il ridimensionamento produttivo e attivare la distillazione di crisi prevista dall`Ocm vino, lo schema di decreto Rilancio stanzia 100 mln di euro per il 2020. Gli indennizzi andranno alle aziende viticole che riducano volontariamente la produzione di uve per vini a denominazione di origine e a indicazione geografica, attraverso la vendemmia verde (si veda altro articolo in pagina) nella campagna in
corso. La riduzione delle uve destinate alla vinificazione non potrà essere inferiore al 20% rispetto al valore medio delle quantità prodotte negli ultimi cinque anni (escludendo le campagne con produzione massima e minima).
Fonte: Italia Oggi