L’allarme lanciato dal settore in seguito all’ipotesi di consentire la dealcolizzazione del vino attraverso l’aggiunta di acqua contenuta nel Piano di azione UE per migliorare la salute dei cittadini.
Dealcolizzazione, ovvero “Togliere l’alcol dal vino e aggiungere acqua è l’ultima trovata di Bruxelles per il settore enologico già sotto attacco con la proposta di introdurre etichette allarmistiche per scoraggiare il consumo, previste nel Piano di azione per migliorare la salute dei cittadini europei”. Questo l’allarme lanciato da Coldiretti commentando i contenuti del documento della presidenza del Consiglio dei ministri UE in cui viene affrontata la pratica della dealcolazione parziale e totale dei vini.
Una proposta che rischierebbe di colpire uno dei settori di eccellenza del made in Italy, primo produttore mondiale con 49,1 milioni di ettolitri e primo esportatore con un totale di 20,8 milioni di ettolitri sopra Francia e Spagna secondo dati OIV, e con 6,29 miliardi di euro di export nel 2020 come riportato dall’Osservatorio Qualivita Wine (vai all’articolo). Aggiungere acqua al vino, andrebbe naturalmente a compromettere le caratteristiche del prodotto attraverso un trattamento invasivo nell’ambito di un secolare processo di trasformazione dell’uva.
Fonte: QN