De Castro: lascio la politica, ma resto al servizio del paese. Oggi al voto il pacchetto semplificazione: l’Ue alla fine ha corretto il tiro.
“Esco dalla politica: torno a svolgere il mio ruolo da tecnico, al servizio delle istituzioni e dell’agroalimentare italiano”: raggiunto da ItaliaOggi a Strasburgo, in occasione dell’ultima plenaria della legislatura, Paolo De Castro conferma la scelta di non ricandidarsi alle elezioni europee.
Due volte ministro, tre volte eurodeputato, già in lizza per il ruolo di commissario Ue, De Castro ha segnato la storia degli ultimi 30 anni dell’agricoltura italiana, soprattutto a Bruxelles. Il suo forfait è di quelli che pesano e potrebbe tradursi in un addio al Pd.
Ma, com’è nel suo stile, l’eurodeputato non incede al chiacchiericcio e preferisce affrontare il futuro parlando di lavoro: “Domani (oggi per chi legge) chiudiamo l’impegno col voto finale sul mini pacchetto semplificazione; segnalo, poi, che la prossima legislatura sarà densa di sfide. La commissione ha già avvertito che rafforzerà ulteriormente la direttiva contro le pratiche sleali e ci sarà da riformare la PAC, entro il 2027. Verranno rafforzati i suoi strumenti applicativi”.
In che consiste questo mini-pacchetto?
“Si modificano alcune disposizioni della PAC entro la fine del mandato, in tempo per il prossimo periodo di richiesta del sostegno al reddito (tra maggio e giugno). Le piccole aziende con meno di 10 ettari vengono esonerate dai controlli. E si inserisce un sistema di incentivi per il rispetto di alcune norme di condizionalità agro-ambientale, finora obbligatorie e non compensate.”
[…]
Fonte: Italia Oggi