L’ex ministro Paolo De Castro assicura: “In Europa l`Italian sounding non sarà più ammesso” Potenziato il ruolo dei consorzi.
La tutela della Dop economy è anche una battaglia culturale. Ne è convinto Paolo De Castro, deputato europeo del gruppo Socialisti e democratici e già Ministro delle Politiche agricole nel governo D’Alema.
De Castro, da relatore del nuovo regolamento sulle Indicazioni Geografiche, è riuscito a incassare il voto unanime della commissione Agricoltura di Bruxelles.
Onorevole De Castro, quali vantaggi il nuovo testo unico produrrà per la Dop economy europea?
“Finalmente vengono accorpate in un unico testo tutte le norme europee che riguardano il settore, con l’aggiunta di passaggi che puntano a rafforzarlo. È stato potenziato il ruolo dei consorzi, che potranno intervenire su più fronti, dagli ingredienti al mercato, fino alla promozione del turismo enogastronomico”.
In che modo saranno tutelati i consumatori?
“Abbiamo introdotto regole più stringenti sulla trasparenza. Per esempio, l’obbligo di indicare il nome del produttore e l’origine della materia prima, quando per almeno il 50 per cento non arriva dal Paese di produzione. Spesso vengono utilizzate materie prime che vengono acquistate anche in Paesi extra UE, penso per esempio allo speck, alla mortadella e alla bresaola. Ci saranno più trasparenza, più tutela, più controlli: i consorzi avranno più strumenti per intervenire”.
[…]
Fonte: Affari&Finanza (La Repubblica)